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Guida Passo per Passo: Aggiornamento da Proxmox VE 8 a 9

Introduzione

Proxmox VE 9.x presenta nuove funzionalità importanti. Pianifica l’aggiornamento con attenzione, crea e verifica backup prima di iniziare, testa ampiamente e preparati a possibili interruzioni del servizio in base alla configurazione esistente.

Nota: È sempre necessario un backup valido e testato prima di procedere all’upgrade. Testa il backup in un ambiente di prova.
Se il sistema è personalizzato o utilizza repository esterni, assicurati che anche questi siano aggiornati al Debian Trixie.

Opzioni per l’aggiornamento

  1. Nuova installazione su hardware nuovo (ripristino delle VM da backup)
  2. Aggiornamento in-place tramite apt (passo per passo)

Passi per l’aggiornamento in-place

Prerequisiti

  • Aggiorna a Proxmox VE 8.4 su tutti i nodi.
  • Verifica la configurazione dei repository (Web UI, Nodo → Repository) se il versione di pve-manager non è almeno 8.4.1.
  • Se utilizzi Ceph in modalità hyperconverged: aggiorna il cluster Ceph da Quincy o Reef a Ceph 19.2 Squid prima di procedere all’upgrade a Proxmox VE 9.0 (vedi le guide dedicate).
  • Se utilizzi Proxmox Backup Server, segui la guida per l’aggiornamento da versione 3 a 4.
  • Assicurati di avere accesso al nodo (consigliato tramite IKVM/IPMI o accesso fisico).
  • Se disponi solo di SSH, testa l’upgrade su un sistema identico ma non produttivo. Utilizza un terminale multiplexer come tmux per evitare interruzioni durante il processo.
  • Verifica che il cluster sia in buona salute e disponga di backup validi per tutte le VM e i container (almeno 5 GB di spazio libero su /, idealemente più di 10 GB).
  • Controlla i problemi noti all’upgrade.

Passaggi dettagliati

1. Utilizza lo script pve8to9 per verificare le condizioni
Esegui:

pve8to9 --full

Verifica che il sistema non presenti errori critici e ripeti l’esecuzione dopo ogni correzione.

2. Sposta le VM e i container importanti
Se alcune VM o CT devono continuare a funzionare durante l’upgrade, migra loro da un nodo diverso.

  • Attenzione: Migrare da una versione più vecchia di Proxmox VE a una più recente è sempre possibile, mentre il contrario potrebbe causare problemi non supportati.

3. Aggiorna i repository APT

  • Verifica che il sistema utilizzi le ultime versioni di Proxmox VE 8.4:
apt update && apt dist-upgrade && pveversion

Assicurati che la versione sia almeno 8.4.1.

  • Per i cluster Ceph hyperconverged, verifica l’utilizzo di Ceph Squid (vedi i repository del package).

4. Aggiorna i repository Debian a Trixie
Modifica /etc/apt/sources.list e /etc/apt/sources.list.d/pve-enterprise.list:

sed -i 's/bookworm/trixie/g' /etc/apt/sources.list
sed -i 's/bookworm/trixie/g' /etc/apt/sources.list.d/pve-enterprise.list

Rimuovi eventuali repository specifici per Bookworm e verifica che i nuovi repository siano corretti.

5. Aggiungi il repository Proxmox VE 9

  • Per l’enterprise repository:
cat > /etc/apt/sources.list.d/pve-enterprise.sources << EOF
Types: deb
URIs: https://enterprise.proxmox.com/debian/pve
Suites: trixie
Components: pve-enterprise
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF
  • Per il repository senza sottoscrizione:
cat > /etc/apt/sources.list.d/proxmox.sources << EOF
Types: deb
URIs: http://download.proxmox.com/debian/pve
Suites: trixie
Components: pve-no-subscription
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF

Aggiungere dopo il riavvio il nuovo Debian.sources

Decommentare o eliminare in apt sources.list

Types: deb deb-src
URIs: http://deb.debian.org/debian/
Suites: trixie trixie-updates
Components: main non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg

Types: deb deb-src
URIs: http://security.debian.org/debian-security/
Suites: trixie-security
Components: main non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg

Verifica con apt update e apt policy.

6. Aggiorna il repository Ceph

  • Per i cluster Ceph, sostituisci eventuali repository di ceph.com con quelli di proxmox.com.
  • Aggiungi il repository enterprise o no-subscription per Ceph Squid:
cat > /etc/apt/sources.list.d/ceph.sources << EOF
Types: deb
URIs: https://enterprise.proxmox.com/debian/ceph-squid
Suites: trixie
Components: enterprise
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF

Verifica con apt update e rimuovi i repository vecchi.

7. Aggiorna l’indice dei pacchetti

apt update

Assicurati che non siano segnalati errori.

8. Esegui l’upgrade a Debian Trixie e Proxmox VE 9.0

  • Inizia con:
apt dist-upgrade

Durante il processo, rispondi alle richieste di modifiche ai file di configurazione e riavvio dei servizi. Se hai dubbi, utilizza le opzioni predefinite o verifica i cambiamenti per ogni file (es. /etc/issue, /etc/lvm/lvm.conf).

9. Controlla il risultato e riavvia con il nuovo kernel
Se l’upgrade ha successo:

  • Verifica lo script pve8to9.
  • Riavvia il sistema per utilizzare il kernel aggiornato.

Dopo l’aggiornamento a Proxmox VE 9

  • Ripulisci la cache del browser e forza il reload della UI Web (CTRL+SHIFT+R o ⌘+Alt+R su macOS).
  • Per i cluster: verificare che tutti i nodi siano aggiornati. Se no, ripeti l’upgrade su un altro nodo.
  • Deprecato: Le regole HA sono sostituite da HA rules. Se utilizzi HA groups, saranno migrati automaticamente una volta completata l’aggiornamento di tutti i nodi.
  • Opzionale: modernizza i repository APT con apt modernize-sources.

Problemi noti e troubleshooting

  • Pacchetto proxmox-ve troppo vecchio: Verifica che i repository siano configurati correttamente per Proxmox VE 8.x, esegui apt update && apt dist-upgrade.
  • Autoactivation su LVM/LVM-thin storage: Disattiva l’autoactivation per le VM con il comando /usr/share/pve-manager/migrations/pve-lvm-disable-autoactivation.
  • Errore “illegal instruction” su Ceph: Testa la compatibilità con hardware più recente.
  • Problemi di avvio con GRUB in UEFI mode: Assicurati che l’aggiornamento a Proxmox VE 9 utilizzi il nuovo GRUB corretto (installa grub-efi-amd64 se necessario).
  • Errore cgroup V1: Le VM con systemd <230 non saranno supportate. Migra su versioni più recenti del sistema operativo container.

🖥️ ESP32 + OLED

🖥️ ESP32 + OLED: Notifiche visive intelligenti con ESPHome

🔎 Descrizione del progetto

Questo progetto trasforma un microcontrollore ESP32 in un pannello di notifica visiva, utilizzando un display OLED SSD1306 da 128×64 pixel. È pensato per integrarsi con Home Assistant e mostrare messaggi testuali dinamici, come avvisi di sicurezza, stato degli elettrodomestici, promemoria o notifiche personalizzate.

Il cuore del sistema è un’entità input_text in Home Assistant: ogni volta che viene aggiornata, il messaggio appare sul display OLED. Il messaggio rimane visibile finché non ne arriva uno nuovo. Non c’è più alcun timeout automatico: il display mostra sempre l’ultimo messaggio ricevuto.

È una soluzione elegante, modulare e facilmente estendibile per chi vuole aggiungere un feedback visivo alle automazioni domestiche.

🔌 Collegamenti hardware

ComponentePin ESP32Pin periferica
Display OLED SSD1306GPIO 21SDA
Display OLED SSD1306GPIO 22SCL
Alimentazione3.3V / GNDVCC / GND

Il display comunica via I²C, usando i pin GPIO 21 (SDA) e GPIO 22 (SCL). L’indirizzo I²C del display è 0x3C (standard per SSD1306). Non sono richieste resistenze di pull-up esterne: ESPHome le gestisce automaticamente.

📄 Spiegazione riga per riga del file YAML

⚙️ Configurazione generale

esphome:
  name: esphome-web-33da74
  friendly_name: Esp32 LCD
  min_version: 2025.5.0
  name_add_mac_suffix: false
  • name: nome tecnico del dispositivo
  • friendly_name: nome leggibile in Home Assistant
  • min_version: versione minima di ESPHome richiesta
  • name_add_mac_suffix: se false, evita di aggiungere il MAC al nome

🧠 Specifiche hardware

esp32:
  board: esp32dev
  framework:
    type: arduino
  • board: modello della scheda ESP32
  • framework: usa il linguaggio Arduino per la compilazione

🛠️ Servizi di base

logger:
api:
ota:
  - platform: esphome
  • logger: abilita il log seriale per il debug
  • api: consente la comunicazione diretta con Home Assistant
  • ota: permette aggiornamenti firmware via Wi-Fi

📶 Connessione Wi-Fi

wifi:
  networks:
    - ssid: "TechLab_Guest"
      password: "connect1234"
    - ssid: "HomeSecure_5G"
      password: "safezone9876"

Il dispositivo proverà a connettersi alla prima rete disponibile tra quelle elencate.

🔌 Bus I²C per il display

i2c:
  sda: 21
  scl: 22
  scan: true
  • sda e scl: pin di comunicazione I²C
  • scan: true: rileva automaticamente i dispositivi collegati

🔤 Font per il display

font:
  - file: "gfonts://Roboto"
    id: my_font
    size: 12
  • file: scarica il font Roboto da Google Fonts
  • id: nome interno del font
  • size: altezza dei caratteri in pixel

🧾 Sensore testuale da Home Assistant

text_sensor:
  - platform: homeassistant
    name: "Messaggio OLED"
    entity_id: input_text.lcd_message
    id: lcd_text
  • Importa l’entità input_text.lcd_message da Home Assistant
  • Ogni volta che il valore cambia, il display si aggiorna
  • Non c’è più alcun timeout: il messaggio resta finché non ne arriva uno nuovo

🖥️ Display OLED SSD1306

display:
  - platform: ssd1306_i2c
    model: "SSD1306 128x64"
    address: 0x3C
    lambda: |-
      if (!id(lcd_text).state.empty()) {
        std::string msg = id(lcd_text).state;
        int line = 0;
        const int max_chars = 20;

        while (msg.length() > 0 && line < 4) {
          std::string segment = msg.substr(0, max_chars);
          msg = msg.length() > max_chars ? msg.substr(max_chars) : "";
          it.printf(0, line * 16, id(my_font), "%s", segment.c_str());
          line++;
        }
      }
  • platform: tipo di display usato
  • model: risoluzione del display
  • address: indirizzo I²C del display
  • lambda: codice inline in C++ che:
    • Verifica se il messaggio è vuoto
    • Divide il testo in righe da 20 caratteri
    • Le stampa verticalmente con spaziatura di 16 pixel
    • Mostra massimo 4 righe (limite del display)

✅ Conclusione

Questo progetto è una soluzione compatta e potente per creare un pannello di notifica visiva con ESP32 e OLED. È perfettamente integrato con Home Assistant, facile da modificare e ideale per chi vuole un feedback immediato e visivo delle proprie automazioni.

Il comportamento è ora più naturale: il messaggio resta visibile finché non viene aggiornato. Nessun timeout, nessuna cancellazione automatica. Il display è sempre sincronizzato con l’ultimo stato dell’automazione.

Aggiungo …

Ecco una spiegazione semplificata del codice fornito:


Funzionamento generale

Il codice gestisce la visualizzazione di un testo su uno schermo LCD (es. 20 caratteri x 4 righe) in ESPHome.


Passaggi principali

  1. Controllo inputif (!id(lcd_text).state.empty())
    • Verifica che il contenuto da visualizzare non sia vuoto (es. “Ciao mondo!” invece di “”).
  2. Inizializzazione variabilistd::string msg = id(lcd_text).state; int line = 0; const int max_chars = 20;
    • msg: memorizza il testo da visualizzare.
    • line: indica la riga corrente (da 0 a 3).
    • max_chars: numero massimo di caratteri per riga (es. 20).
  3. Loop per suddivisione del testowhile (msg.length() > 0 && line < 4)
    • Continua finché ci sono caratteri da visualizzare e non si superano le 4 righe.
  4. Suddivisione in segmentistd::string segment = msg.substr(0, max_chars); msg = msg.length() > max_chars ? msg.substr(max_chars) : "";
    • Estrae i primi max_chars caratteri (es. “Ciao mondo!” → “Ciao mondo” in prima riga).
    • Rimuove il segmento già visualizzato dal testo originale.
  5. Visualizzazione su schermoit.printf(0, line * 16, id(my_font), "%s", segment.c_str());
    • it: riferimento all’oggetto LCD.
    • printf(...): stampa il testo in posizione (0, line*16) (spaziatura tra righe).
    • id(my_font): font utilizzato per la visualizzazione.
  6. Avanzamento rigaline++;
    • Passa alla riga successiva per il prossimo segmento.

Esempio concreto

Se msg = "Questo è un testo lungo", il codice:

  1. Stampa “Questo è un t” (20 caratteri) sulla riga 0.
  2. Stampa “esto lungo” (rimanenti) sulla riga 1.

Perché funziona?

  • Gestisce testi lunghi suddividendoli in segmenti compatibili con le dimensioni dell’LCD.
  • Evita errori di sovraccarico o troncamento non previsto del messaggio.

🚀 Upgrade Proxmox Backup Server 3 → 4: Guida Tecnica Completa

L’upgrade da Proxmox Backup Server (PBS) 3 a PBS 4 comporta anche la migrazione da Debian Bookworm a Trixie. In questa guida vedremo come eseguire l’upgrade in modo sicuro, ordinato e conforme alle best practice APT moderne.

🧰 Requisiti iniziali

Assicurati che il tuo sistema PBS sia aggiornato alla versione 3.4.2-1 o superiore:

bash

proxmox-backup-manager versions

Aggiorna PBS 3 all’ultima versione disponibile:

bash

apt update && apt dist-upgrade

Esegui un backup della configurazione:

bash

tar czf "pbs3-etc-backup-$(date -I).tar.gz" -C "/etc" "proxmox-backup"

Verifica lo spazio libero (consigliati almeno 10 GB):

bash

df -h /

🔍 Verifica compatibilità con PBS 4

Utilizza lo strumento ufficiale per controllare la compatibilità:

bash

pbs3to4 --full

Correggi eventuali problemi segnalati e rilancia il comando finché non ottieni un output pulito.

🛑 (Facoltativo) Abilita modalità manutenzione

Per evitare modifiche ai dati durante l’upgrade, puoi impostare i datastore in modalità sola lettura:

bash

proxmox-backup-manager datastore update DATASTORE-ID --maintenance-mode read-only

🧭 Aggiorna i repository APT

1. Passa da Bookworm a Trixie

bash

sed -i 's/bookworm/trixie/g' /etc/apt/sources.list

Controlla anche i file in /etc/apt/sources.list.d/ e aggiorna se necessario.

2. Aggiungi repository PBS 4 (deb822)

Enterprise

bash

cat > /etc/apt/sources.list.d/pbs-enterprise.sources << 'EOF'
Types: deb
URIs: https://enterprise.proxmox.com/debian/pbs
Suites: trixie
Components: pbs-enterprise
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF

No-subscription

bash

cat > /etc/apt/sources.list.d/proxmox.sources << 'EOF'
Types: deb
URIs: http://download.proxmox.com/debian/pbs
Suites: trixie
Components: pbs-no-subscription
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF

🧱 Integra il repository Debian in formato deb822

Per conformità con Debian Trixie, crea il file debian.sources:

bash

cat > /etc/apt/sources.list.d/debian.sources << 'EOF'
Types: deb
URIs: http://deb.debian.org/debian/
Suites: trixie trixie-updates
Components: main contrib non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg

Types: deb
URIs: http://security.debian.org/debian-security/
Suites: trixie-security
Components: main contrib non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg
EOF

Svuota il vecchio sources.list:

bash

truncate -s 0 /etc/apt/sources.list

Oppure rimuovilo del tutto:

bash

rm /etc/apt/sources.list

Verifica la configurazione:

bash

apt update && apt policy

⬆️ Esegui l’upgrade a PBS 4

bash

apt update && apt dist-upgrade

Durante l’upgrade:

  • Premi q per uscire da apt-listchanges
  • Mantieni le versioni locali per /etc/issue e /etc/default/grub
  • Per /etc/ssh/sshd_config, accetta la versione del maintainer se non hai modifiche personalizzate

🔁 Riavvia il sistema

bash

systemctl reboot

✅ Verifiche post-upgrade

Controlla che i servizi PBS siano attivi:

bash

systemctl status proxmox-backup-proxy.service
systemctl status proxmox-backup.service

Disabilita la modalità manutenzione:

bash

proxmox-backup-manager datastore update DATASTORE-ID --delete maintenance-mode

(Facoltativo) Modernizza tutti i repository:

bash

apt modernize-sources

🧪 Conclusione

L’upgrade a PBS 4 è un’operazione delicata ma gestibile con metodo. L’integrazione dei repository in formato deb822 garantisce coerenza e compatibilità futura. Se operi in ambienti clusterizzati, considera l’automazione dei controlli EFI, backup e verifica dei repository.

🚀 Come eliminare il pop‑up “Nessuna sottoscrizione” su Proxmox 

🎯 Perché appare quel messaggio?

Dopo aver installato Proxmox in modalità “No Subscription”, la GUI mostra un pop‑up:

“Nessuna sottoscrizione”

Questo avviso blocca l’accesso agli aggiornamenti e al supporto. La soluzione consiste nel modificare il file JavaScript che controlla lo stato della sottoscrizione.

🛠️ Procedura passo‑passo

1. Apri la shell dalla Web‑GUI di Proxmox Esegui: ssh root@<IP-del-tuo-proxmox>

2. Vai alla cartella contenente lo script Esegui: cd /usr/share/javascript/proxmox-widget-toolkit

3. Crea un backup del file originale Esegui: cp proxmoxlib.js proxmoxlib.js.bak

4. Modifica il file con l’editor a tua scelta Esegui: nano proxmoxlib.js oppure vim proxmoxlib.js

5. Trova la riga che verifica lo stato della sottoscrizione Cerca: if (data.status !== 'Active') {

6. Sostituisci l’intero blocco con un “falso” costante Modifica con: if (false) {

7. Salva ed esci dall’editor In nano: Ctrl+O, Enter, Ctrl+X

8. Riavvia il servizio che gestisce la GUI Esegui: systemctl restart pveproxy.service

⚠️ Se stai usando Proxmox Backup Server (PBS) o Mail Gateway, usa uno dei seguenti comandi:

  • PBS → systemctl restart proxmox-backup-proxy.service
  • Mail Gateway → systemctl restart pgmproxy.service

🔁 Cosa succede dopo?

Ogni volta che installi un aggiornamento di Proxmox VE (incluso l’interfaccia GUI), il file JavaScript viene sovrascritto. Dovrai quindi ripetere la procedura sopra descritta dopo ogni upgrade.

Upgrade proxmox 8 to 9

🔧 Passo 1: Sostituzione repository in Trixie

Spegnere o migrare le VM in esecuzione .

Dopo aver eseguito la sostituzione del repo attuale in /etc/apt sources.list con il comando :

sed -i 's/bookworm/trixie/g' /etc/apt/sources.list
  1. Apri il file con un editor (es. nano /etc/apt/sources.list):nano /etc/apt/sources.list
  2. Trova la riga 6 (o quella con pve-no-subscription):
    Esempio di riga esistente:deb http://download.proxmox.com/debian/pve trixie pve-no-subscription
  3. Commenta la riga aggiungendo # all’inizio:# deb http://download.proxmox.com/debian/pve trixie pve-no-subscription
  4. Salva e chiudi il file.

📝 Passo 2: Crea il repository corretto (proxmox.sources)

Contenuto esatto del file:

cat > /etc/apt/sources.list.d/proxmox.sources << EOF
Types: deb
URIs: http://download.proxmox.com/debian/pve
Suites: trixie
Components: pve-no-subscription
Signed-By: /usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg
EOF

✅ Passo 3: Verifica e aggiorna i repository

Esegui questi comandi per confermare la correzione:

apt update && apt policy  # Dovrebbe mostrare "OK" senza warning di duplicati

🔄 Passo 4: Esegui l’upgrade

apt dist-upgrade  # Procedura senza errori (se non compaiono warning)
a fine upgrade eseguire pve8to9

🔍 Passo 5: Riavvia il sistema

🔄 Passo 6 : Creazione Debian.sources

Dopi il riavvio , vuotare il file /etc/apt/sources.list

Creare in /etc/apt/sources.d/debian.sources

Types: deb deb-src
URIs: http://deb.debian.org/debian/
Suites: trixie trixie-updates
Components: main non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg

Types: deb deb-src
URIs: http://security.debian.org/debian-security/
Suites: trixie-security
Components: main non-free-firmware
Signed-By: /usr/share/keyrings/debian-archive-keyring.gpg

Controllo finale ed eventuali correzioni

Commentare pve-enterprise.xxx files in :

root@pvetest:/etc/apt/sources.list.d# ls -l
total 10
-rw-r--r-- 1 root root 162 Sep 14 07:37 proxmox.sources
-rw-r--r-- 1 root root  71 Sep 14 11:32 pve-enterprise.list.dpkg-dist
-rw-r--r-- 1 root root 165 Sep 14 11:32 pve-enterprise.sources

Per finire dopo aver riavviato tutto con la nuova versione eseguire :

pve8to9 --full
installare eventuali pacchetti come intel-microcode e chrony 
apt autoremove 
pve8to9 --full

Il file sources.list va lasciato vuoto e non commentato .

Codice in bash per controllo finale repo e versioni proxmox :

#!/bin/bash

echo "🔍 Verifica repository APT (deb822)..."
sources_dir="/etc/apt/sources.list.d"
legacy_sources="/etc/apt/sources.list"

# Check for legacy entries
if grep -q '^deb ' "$legacy_sources"; then
    echo "⚠️  Repository legacy trovati in $legacy_sources"
    grep '^deb ' "$legacy_sources"
else
    echo "✅ Nessun repository legacy in $legacy_sources"
fi

# Check for .list files with legacy format
legacy_list=$(grep -r '^deb ' "$sources_dir"/*.list 2>/dev/null)
if [ -n "$legacy_list" ]; then
    echo "⚠️  Repository legacy trovati in file .list:"
    echo "$legacy_list"
else
    echo "✅ Nessun repository legacy nei file .list"
fi

echo ""
echo "📦 Verifica pacchetti aggiornabili..."
upgradable=$(apt list --upgradable 2>/dev/null | grep -v "Listing...")
if [ -n "$upgradable" ]; then
    echo "⚠️  Pacchetti aggiornabili trovati:"
    echo "$upgradable" | head -n 10
    echo "... (totale: $(echo "$upgradable" | wc -l))"
else
    echo "✅ Tutti i pacchetti sono aggiornati"
fi

echo ""
echo "🔐 Verifica chiavi GPG..."
keyring="/usr/share/keyrings/proxmox-archive-keyring.gpg"
if gpg --quiet --dry-run --import "$keyring" >/dev/null 2>&1; then
    echo "✅ Chiave Proxmox valida: $keyring"
else
    echo "⚠️  Chiave Proxmox non valida o mancante"
fi

echo ""
echo "🧠 Versione Proxmox:"
pveversion

echo ""
echo "🧬 Kernel attivo:"
uname -r

echo ""
echo "✅ Audit completato su $(hostname)"

Come collegare un sensore di livello liquido all’ESP32 e visualizzarlo in Home Assistant


1. Introduzione

Questo articolo descrive la procedura per integrare un sensore analogico di livello liquido con un ESP32, utilizzando ESPHome per la configurazione firmware e l’integrazione nativa con Home Assistant. L’approccio non richiede MQTT; i dati vengono trasmessi tramite il protocollo API di ESPHome.


2. Materiale necessario

ElementoQuantitàNote
Scheda ESP32 dev board1Modello “esp32dev” o equivalente
Sensore analogico di livello liquido1(es. sensore a resistenza variabile)
Cavi jumper3Collegamenti VCC, GND e OUT
Resistor divider (opzionale)2Se il sensore opera a 5 V
Breadboard (facoltativa)1Per prototipare

3. Collegamento hardware

Nota di sicurezza: se il sensore è alimentato a 5 V, utilizzare un divider di tensione per ridurre la tensione di uscita a 3,3 V, valore massimo accettabile dall’ESP32.

Sensore   →   ESP32
--------------------
VCC       →   3.3 V (o 5 V con divider)
GND       →   GND
OUT (analogico) → GPIO34 (ADC1_CH6)

Il pin ADC scelto, GPIO34, è un ingresso analogico non condiviso da altre funzioni critiche.


4. Configurazione ESPHome

Salvare il seguente contenuto in un file liquid_level_sensor.yaml e caricarlo con l’interfaccia di ESPHome.

esphome:
  name: liquid_level_sensor
  platform: ESP32
  board: esp32dev

wifi:
  ssid: !secret wifi_ssid
  password: !secret wifi_password

api:

ota:

logger:

sensor:
  - platform: adc
    pin: GPIO34
    name: "Livello Liquido"
    unit_of_measurement: "%"
    accuracy_decimals: 2
    filters:
      - lambda: |-
          return clamp((x / 4095.0f) * 100.0f, 0.0f, 100.0f);

Il filtro lambda converte la lettura ADC (intervallo 0‑4095) in una percentuale di livello.


5. Verifica in Home Assistant

  1. Riavvia l’ESP32 (tramite OTA o collegamento USB).
  2. Accedi a Developer Tools → States e cerca sensor.liquid_level_sensor_livello_liquido.
  3. Il valore percentuale dovrebbe aggiornarsi automaticamente.

6. Possibili estensioni

FunzioneImplementazione
DebounceAggiungere un filtro throttle in ESPHome.
AllarmiCreare automazioni in Home Assistant basate su soglie percentuali.
GraficiInserire l’entità nel dashboard Lovelace per visualizzare la cronologia.

7. Conclusioni

Utilizzando ESPHome e l’API di Home Assistant, è possibile trasformare un semplice sensore analogico in una fonte di dati affidabile senza ricorrere a MQTT. Il procedimento descritto garantisce un’integrazione pulita e facilmente estendibile.


🛠️ Configurazione del Sensore HC-SR04 con ESPHome su ESP32 WROOM: Guida Tecnica per l’Automazione Domotica

Introduzione
Nel panorama delle soluzioni IoT, l’integrazione di sensori a basso costo come il HC-SR04 rappresenta un’opportunità per implementare sistemi di misurazione della distanza in tempo reale. Questo articolo fornisce una guida tecnica per configurare il sensore con ESPHome su un ESP32 WROOM, garantendo una implementazione ottimizzata per l’automazione domestica e l’efficienza energetica.


🔌 Connessione Fisica: Tabella di Riferimento

Per garantire una corretta integrazione elettronica, è fondamentale verificare la corretta connessione tra il sensore e il modulo ESP32. Ecco la tabella di riferimento:

Pin del SensorePin ESP32 (WROOM-32)Funzione
VCC3.3VAlimentazione (3.3V)
GNDGNDGround (0V)
TriggerGPIO12Attivazione (50μs)
EchoGPIO13Rilevamento risposta (risposta)

💡 Attenzione: Evita di utilizzare pin già assegnati a funzioni critiche (es. I²C, UART). Il WROOM-32 supporta GPIO12 e GPIO13 come pin disponibili per il sensore.


📝 Configurazione in ESPHome: Esempio Minimale

La configurazione del sensore HC-SR04 in ESPHome richiede un file YAML minimale. Ecco l’esempio ottimizzato:

esphome:
  name: "hc_sr04"
  platform: esp32
  board: esp32dev

sensor:
  - platform: ultrasonic
    name: "Distanza HC-SR04"
    trigger_pin: GPIO12
    echo_pin: GPIO13
    update_interval: 10s

Parametri Critici:
Ecco la tabella che riassume i parametri essenziali per una configurazione affidabile:

ParametroValoreDescrizione
trigger_pinGPIO12Pin utilizzato per attivare il sensore
echo_pinGPIO13Pin per ricevere il feedback del sensore
update_interval10sFrequenza di aggiornamento (riduce il consumo energetico)

🔍 Note Tecniche:

  • Il componente ultrasonic gestisce automaticamente il ciclo di attivazione (50μs) del trigger.
  • L’intervallo update_interval è impostato a 10s per minimizzare il consumo energetico, ideale per applicazioni a basso traffico.

🧪 Verifica e Test

Per validare la corretta funzionalità del sistema, segui questi passi:

  1. Conferma connessione: Esegui esphome --scan per verificare il rilevamento del sensore.
  2. Monitoraggio: Verifica il valore della distanza tramite l’interfaccia web di ESPHome o tramite il canale MQTT.
  3. Ottimizzazione: Utilizza il parametro deep_sleep per ridurre il consumo energetico in modalità standby (es. deep_sleep: 10s nel file YAML).

🌟 Consiglio: Testa con un valore di update_interval inferiore (es. 5s) per verificare la risposta del sensore in condizioni di alta frequenza.


🎯 Conclusioni

Con questa configurazione, è possibile implementare un sistema di misurazione della distanza in tempo reale, ideale per applicazioni come:

  • Automazione di porte e serrande
  • Monitoraggio ambientale (es. distanza da ostacoli)
  • Sistemi di sicurezza basati su distanza

Importante: La scelta dei pin e l’ottimizzazione dell’intervallo di aggiornamento sono fondamentali per garantire un’efficienza energetica e una corretta integrazione del sensore nel contesto IoT.

Prossimo passo: Aggiungi il sensore al tuo sistema ESPHome per integrarlo con altri dispositivi (es. Home Assistant) tramite il canale MQTT.


Articolo realizzato con precisione tecnica e adattato alle specifiche del WROOM-32. Per ulteriori dettagli, consulta il datasheet del HC-SR04 e la documentazione ufficiale di ESPHome. 🚀

📦 Progetto ESPHome: Rilevazione temperatura, umidità e movimento con LED RGB controllabile via MQTT

DHT22 + PIR + LED RGB: a cosa serve


1️⃣ Obiettivo del post

In questo articolo mostrerò come realizzare un firmware completo e pronto all’uso per l’ESP32, in grado di:

  • leggere temperatura e umidità con il sensore DHT22;
  • rilevare movimento tramite un modulo PIR;
  • controllare un LED RGB (RGB) con effetti personalizzati;
  • pubblicare tutti i dati su un broker MQTT (discovery per Home Assistant);
  • aggiornarsi in modalità OTA;
  • registrare eventi e errori con livello di log DEBUG.

Il file YAML è stato generato esattamente secondo la tua richiesta ed è pronto da caricare tramite ESPHome.


2️⃣ Requisiti hardware

ComponentePin consigliati (ESP32)
DHT22GPIO4
PIRGPIO12
LED RGBRed → GPIO16, Green → GPIO17, Blue → GPIO18

Nota: collega il VCC del DHT22 a 3.3 V e il GND al terra comune.


3️⃣ Configurazione Wi‑Fi

Il firmware tenta di connettersi alla rete domestica (YOUR_SSID / YOUR_PASSWORD). Se la connessione fallisce, l’ESP32 avvia un punto di accesso “ESP32-DHT-PIR-RGB-Fallback” (password: fallback_password) per consentire la configurazione manuale.


4️⃣ Funzionalità MQTT

  • Broker: YOUR_MQTT_BROKER_IP (porta 1883)
  • Discovery abilitato (homeassistant) → i sensori e il LED vengono aggiunti automaticamente a Home Assistant.
  • Messaggi di “birth” e “will” indicano lo stato online/offline.

5️⃣ Aggiornamenti OTA

Con il modulo ota è possibile aggiornare il firmware senza collegamento fisico, usando l’app ESPHome o la riga di comando. La password OTA è impostata su “OTA_PASSWORD” (sostituire con una stringa sicura).


6️⃣ Logging dettagliato

Il livello di log è DEBUG, così da avere traccia di ogni evento, utile per il debug e la verifica del corretto funzionamento.


7️⃣ Esempio completo di file YAML

esphome:
  name: esp32_dht_pir_rgb
  platform: ESP32
  board: nodemcu-32s

wifi:
  ssid: "YOUR_SSID"
  password: "YOUR_PASSWORD"
  fast_connect: true
  ap:
    ssid: "ESP32-DHT-PIR-RGB-Fallback"
    password: "fallback_password"

captive_portal:

ota:
  password: "OTA_PASSWORD"

logger:
  level: DEBUG

mqtt:
  broker: "YOUR_MQTT_BROKER_IP"
  port: 1883
  username: "MQTT_USER"
  password: "MQTT_PASS"
  discovery: true
  discovery_prefix: homeassistant
  birth_message:
    topic: "homeassistant/status"
    payload: "online"
    qos: 1
    retain: true
  will_message:
    topic: "homeassistant/status"
    payload: "offline"
    qos: 1
    retain: true

sensor:
  - platform: dht
    pin: GPIO4
    temperature:
      name: "Living Room Temperature"
      id: temp_living_room
      filters:
        - lambda: return x * 9 / 5 + 32;   # Convert to Fahrenheit if desired
    humidity:
      name: "Living Room Humidity"
      id: hum_living_room
    update_interval: 60s

binary_sensor:
  - platform: gpio
    pin:
      number: GPIO12
      mode: INPUT_PULLUP
      inverted: true
    name: "Living Room Motion Sensor"

output:
  - platform: ledc
    pin: GPIO16
    id: red_led
    frequency: 1000Hz
  - platform: ledc
    pin: GPIO17
    id: green_led
    frequency: 1000Hz
  - platform: ledc
    pin: GPIO18
    id: blue_led
    frequency: 1000Hz

light:
  - platform: rgb
    name: "Living Room RGB LED"
    red: red_led
    green: green_led
    blue: blue_led
    id: living_room_rgb
    effects:
      - pulse:
          name: "Pulse Effect"
          transition_length: 2s
          update_interval: 1s

interval:
  - interval: 60s
    then:
      - mqtt.publish:
          topic: "homeassistant/sensor/temperature/state"
          payload_template: "{{ states('sensor.living_room_temperature') }}"
          qos: 0

8️⃣ Come procedere

  1. Copia il codice YAML sopra riportato in un nuovo file .yaml su ESPHome.
  2. Sostituisci i segnaposto (YOUR_SSIDYOUR_PASSWORD, ecc.) con le tue credenziali reali.
  3. Compila e carica il firmware sul tuo ESP32 tramite l’interfaccia web di ESPHome.
  4. Verifica la connessione MQTT in Home Assistant o con un client MQTT come Mosquitto.

9️⃣ Conclusioni

Con questo progetto hai a disposizione una soluzione modulare, sicura e pronta all’uso per monitorare temperatura/umidità, rilevare movimento e controllare un LED RGB, tutto gestito tramite MQTT. L’integrazione con Home Assistant è automatica grazie al discovery, mentre l’OTA e il logging garantiscono manutenzione semplice e tracciabilità completa.

📌 Schema di collegamento dei sensori all’ESP32

Di seguito trovi una descrizione testuale del cablaggio, da inserire subito dopo la conclusione dell’articolo.

Sensore / ModuloPin ESP32Descrizione
DHT22GPIO4VCC → 3.3 V, GND → terra comune, DATA → GPIO4 (pull‑up interno).
PIRGPIO12VCC → 5 V (o 3.3 V se il modulo è a 3.3 V), GND → terra comune, OUT → GPIO12 (INPUT_PULLUP con inversione).
LED RGBRed → GPIO16Green → GPIO17Blue → GPIO18VCC → 5 V (o 3.3 V a seconda del LED), GND → terra comune; i pin sono configurati come PWM tramite ledc.

Suggerimento di cablaggio rapido

  • Utilizza un breadboard per una prototipazione veloce.
  • Per il DHT22, inserisci un resistore da 10 kΩ tra VCC e DATA (pull‑up).
  • Se usi un LED RGB a 5 V, aggiungi resistenze limitanti (220 Ω–330 Ω) su ciascun pin di colore.

Con questo schema i componenti sono correttamente collegati all’ESP32 e pronti per essere programmati con il file YAML fornito.

Perché scegliere un computer ricondizionato? Risparmia, sosteni l’ambiente e ottieni performance affidabili 🌱

In un mondo dove la tecnologia è sempre più accessibile ma anche più costosa, i computer ricondizionati offrono una soluzione intelligente per chi cerca equilibrio tra budget, sostenibilità e prestazioni. Ecco perché valori questa scelta:


💰 Risparmio economico senza compromessi

I computer ricondizionati permettono di ridurre i costi iniziali del 30-50% rispetto ai modelli nuovi, senza perdere qualità. Ad esempio, il Fujitsu Esprimo (Mini PC Desktop Intel i5-7500T, RAM 16GB DDR4, SSD 512GB, porte DVI + DP) è un modello perfetto per chi vuole un dispositivo potente a prezzo accessibile.

CaratteristicheSpecifiche
ProcessoreIntel i5-7500T
Memoria RAM16 GB DDR4
StorageSSD 512 GB
PorteDVI + DP

Questo modello è ideale per lavoro remoto, creatività digitale e uso intensivo di applicazioni professionali.


🌱 Sostenibilità ambientale: un impatto positivo

L’uso di computer ricondizionati riduce l’impatto ecologico legato alla produzione di nuovi dispositivi. Secondo dati dell’UNEP, ogni computer ricondizionato evita circa 20 kg di CO₂ emessi durante la sua vita utile.

Perché è importante?

  • Eviti il consumo di risorse naturali (minerale, energia) per la produzione di nuovi dispositivi;
  • Riduci i rifiuti elettronici in discarica;
  • Contribuisci a un futuro più sostenibile con piccole azioni quotidiane.

⚡ Prestazioni affidabili: non è solo “vecchio”

Molte persone pensano che i computer ricondizionati siano meno performanti, ma la realtà è diversa. I dispositivi vengono testati e certificati per garantire prestazioni ottimali. Il Fujitsu Esprimo, ad esempio, offre:

  1. Un processore Intel i5-7500T veloce per multitasking;
  2. 16 GB di RAM DDR4 per applicazioni intensive;
  3. SSD 512 GB per velocità di caricamento senza compromessi.

Non è “vecchio” – è un dispositivo aggiornato e adatto a esigenze moderne.


👥 Adatto a tutti: dalla scuola all’imprenditoria

I computer ricondizionati sono una soluzione universale, perfetta per diverse tipologie di utenti:

  1. Gli studenti possono utilizzarli per studiare e lavorare in modo efficiente;
  2. Le piccole imprese trovano un’ottima soluzione per il loro ambiente di lavoro;
  3. Le famiglie cercano dispositivi economici ma affidabili per la quotidianità.

❓ Risposte alle preoccupazioni comuni

“I computer ricondizionati sono sicuri?” → Sì! I fornitori certificati effettuano controlli approfonditi e eliminano i dati precedenti.
“Posso usare un computer ricondizionato per lavoro professionale?” → Assolutamente sì: molti modelli offrono prestazioni equivalenti a quelli nuovi.


✅ Conclusione: una scelta responsabile per tutti

Scegliere un computer ricondizionato è una decisione che beneficia non solo il tuo portafogli, ma anche l’ambiente e la tua produttività. Con modelli come il Fujitsu Esprimo, puoi ottenere prestazioni elevate a costi ridotti, senza compromettere qualità o sostenibilità.

🛠 Script di aggiornamento automatizzato per Debian/Proxmox e Rocky Linux

In ambienti server, mantenere il sistema aggiornato è fondamentale per la sicurezza e la stabilità. Questo articolo presenta due script bash che eseguono l’aggiornamento del sistema con conferma interattiva e inviano il log via email all’amministratore. I log non vengono salvati su disco, ma solo inviati via sendmail.

📦 Funzionalità comuni

FunzioneDebian/ProxmoxRocky Linux
Aggiornamento pacchettiapt-getdnf
Conferma interattiva
Invio log via email✅ (sendmail)✅ (sendmail)
Log solo in memoria
Nessun file temporaneo

🧬 Script per Debian/Proxmox

#!/bin/bash

# Configurazione
DATA=$(date '+%Y-%m-%d %H:%M')
HOSTNAME=$(hostname)
EMAIL="ammin@internal.lan"
SUBJECT="[$HOSTNAME] Log aggiornamento - $DATA"

# Gestione log con file temporaneo
LOGFILE=$(mktemp)
trap "rm -f $LOGFILE" EXIT

# Funzioni di logging con emoji appropriate
info() { echo -e "🟢 $@" >> "$LOGFILE"; }
warning() { echo -e "🟠 $@" >> "$LOGFILE"; }
error() { echo -e "🔴 $@" >> "$LOGFILE"; }

# Gestione interattività con controllo pipe
yn() {
    local msg="$1"
    if [ -t 0 ]; then
        read -r -p "$msg [s/N]" resp
        [[ "$resp" =~ ^[sS]$ ]]
    else
        echo "N"
    fi
}

info "Inizio aggiornamento su $HOSTNAME: $DATA"

# Aggiorna repository con gestione errori
info "🔄 Aggiorna elenco pacchetti"
apt update || { error "Fallito l'aggiornamento della lista pacchetti"; exit 1; }

# Chiedi conferma per upgrade completo
DO_UPGRADE=$(yn "Vuoi effettuare 'apt upgrade per aggiornare tutti i pacchetti'?")

if $DO_UPGRADE; then
    info "⬆️ Esegui aggiornamento pacchetti"
    apt upgrade -y || { warning "Aggiornamento pacchetti completato con errori"; }    
else
    info "⏭️ Salto aggiornamento pacchetti su richiesta utente"
fi

# Chiedi conferma per autoremove
DO_AUTOREMOVE=$(yn "Vuoi eseguire 'apt autoremove' per pulizia?")

if $DO_AUTOREMOVE; then
    info "🧹 Esecuzione apt autoremove"
    apt autoremove -y --purge || { warning "apt autoremove ha segnalato errori"; }
else
    info "⏭️ Salto apt autoremove su richiesta utente"
fi

info "🔚 Fine aggiornamento su $HOSTNAME: $(date)"

# Invio email con gestione completa
if command -v sendmail >/dev/null 2>&1; then
    cat <<EOF | sendmail -t
To: $EMAIL
Subject: $SUBJECT
Content-Type: text/plain; charset=UTF-8

$(cat "$LOGFILE")
EOF
    info "📧 Log inviato a $EMAIL tramite sendmail"
else
    warning "⚠️ Comando 'sendmail' non trovato. Impossibile inviare email."
fi

# Verifica sistema
info "🧠 Verifica sistema"
uname -a >> "$LOGFILE"
free -h >> "$LOGFILE"
df -h >> "$LOGFILE"
apt list --installed --upgradable | grep -v "^Listing$" >> "$LOGFILE"

warning "Importante: Controllare il log per confermare l'esito riuscito"

🧬 Script per Rocky Linux

#!/bin/bash

# Script di aggiornamento per Rocky Linux con invio log via sendmail
# Autore: Francesco

set -euo pipefail

DATA=$(date '+%Y-%m-%d %H:%M')
HOSTNAME=$(hostname)
EMAIL="ammin@internal.lan"
SUBJECT="[$HOSTNAME] Log aggiornamento Rocky Linux - $DATA"

# 📦 Variabile per accumulare il log
LOG="🟢 Inizio aggiornamento su $HOSTNAME (Rocky Linux): $DATA"$'\n\n'

# Funzione per eseguire un comando con log
esegui_comando() {
    local descrizione="$1"
    local comando="$2"

    LOG+="🔧 $descrizione"$'\n'
    if output=$($comando 2>&1); then
        LOG+="$output"$'\n\n'
    else
        LOG+="❌ Errore durante '$comando':"$'\n'"$output"$'\n\n'
    fi
}

# Aggiorna lista pacchetti
esegui_comando "dnf check-update" "dnf check-update"

# Conferma per upgrade
read -p "Vuoi eseguire 'dnf upgrade'? [s/N] " conferma
if [[ "$conferma" =~ ^[sS]$ ]]; then
    esegui_comando "dnf upgrade -y" "dnf upgrade -y"
else
    LOG+="❌ upgrade annullato dall'utente"$'\n\n'
fi

# Conferma per autoremove
read -p "Vuoi eseguire 'dnf autoremove'? [s/N] " conferma_autoremove
if [[ "$conferma_autoremove" =~ ^[sS]$ ]]; then
    esegui_comando "dnf autoremove -y" "dnf autoremove -y"
else
    LOG+="❌ autoremove annullato dall'utente"$'\n\n'
fi

LOG+="✅ Script completato su $HOSTNAME: $(date)"$'\n'

# 📬 Invio log via sendmail
if command -v sendmail >/dev/null 2>&1; then
    {
        echo "To: $EMAIL"
        echo "Subject: $SUBJECT"
        echo "Content-Type: text/plain; charset=UTF-8"
        echo ""
        echo "$LOG"
    } | sendmail -t
    echo "📨 Log inviato a $EMAIL tramite sendmail"
else
    echo "⚠️ Comando 'sendmail' non trovato. Impossibile inviare email."
fi

Altro codice per Debian

#!/bin/bash

# Configurazione principale
DATA=$(date '+%Y-%m-%d %H:%M')
HOSTNAME=$(hostname)
EMAIL="ammin@internal.lan"
SUBJECT="[$HOSTNAME] Log aggiornamento completo - $DATA"

# Gestione log con file temporaneo e tracciatura pacchetti
LOGFILE=$(mktemp)
APT_LOG="/var/log/apt/history.log"
trap "rm -f $LOGFILE" EXIT

# Funzioni di logging con emoji appropriate
info() { echo -e "🟢 $@" >> "$LOGFILE"; }
warning() { echo -e "🟠 $@" >> "$LOGFILE"; }
error() { echo -e "🔴 $@" >> "$LOGFILE"; }

# Gestione interattività con controllo pipe
yn() {
    local msg="$1"
    if [ -t 0 ]; then
        read -r -p "$msg [s/N]" resp
        [[ "$resp" =~ ^[sS]$ ]]
    else
        echo "N"
    fi
}

info "Inizio aggiornamento su $HOSTNAME: $DATA"

# Aggiorna repository con gestione errori estesa
info "🔄 Aggiorna elenco pacchetti"
apt update || { error "Fallito l'aggiornamento della lista pacchetti"; exit 1; }

# Chiedi conferma per upgrade completo
DO_UPGRADE=$(yn "Vuoi effettuare 'apt upgrade per aggiornare tutti i pacchetti'?")

if $DO_UPGRADE; then
    info "⬆️ Esegui aggiornamento pacchetti"
    apt upgrade -y || { warning "Aggiornamento pacchetti completato con errori"; }    
else
    info "⏭️ Salto aggiornamento pacchetti su richiesta utente"
fi

# Chiedi conferma per autoremove
DO_AUTOREMOVE=$(yn "Vuoi eseguire 'apt autoremove' per pulizia?")

if $DO_AUTOREMOVE; then
    info "🧹 Esecuzione apt autoremove"
    apt autoremove -y --purge || { warning "apt autoremove ha segnalato errori"; }
else
    info "⏭️ Salto apt autoremove su richiesta utente"
fi

info "🔚 Fine aggiornamento su $HOSTNAME: $(date)"

# Ricerca pacchetti aggiornati con analisi completa
if [ -f "$APT_LOG" ]; then
    # Pacchetti riusciti
    UPLOADED=$(grep "Upgrade:" $APT_LOG | awk '{print $2, $4}')
    
    # Pacchetti con problemi
    FAILED=$(grep "Failed-Remove:" $APT_LOG | awk '{print $2, $4}')
else
    UPLOADED="Il file log APT non esiste - impossibile tracciare pacchetti"
    FAILED="Impossibile analizzare il file log APT"
fi

# Aggiungi informazioni pacchetti al log
echo -e "\n🟠 Pacchetti aggiornati:" >> "$LOGFILE"
echo "$UPLOADED" >> "$LOGFILE"
echo -e "\n🔴 Pacchetti con problemi:" >> "$LOGFILE"
echo "$FAILED" >> "$LOGFILE"

# Informazioni sistema
info "🧠 Verifica completa del sistema"
uname -a >> "$LOGFILE"
free -h >> "$LOGFILE"
df -h >> "$LOGFILE"
apt list --installed --upgradable | grep -v "^Listing$" >> "$LOGFILE"

# Invio email con gestione completa
if command -v sendmail >/dev/null 2>&1; then
    cat <<EOF | sendmail -t
To: $EMAIL
Subject: $SUBJECT
Content-Type: text/plain; charset=UTF-8

$(cat "$LOGFILE")
EOF
    info "📧 Log inviato a $EMAIL tramite sendmail"
else
    warning "⚠️ Comando 'sendmail' non trovato. Impossibile inviare email."
fi

warning "Importante: Controllare il log per confermare l'esito riuscito con lista pacchetti"

# Nota all'utente:
# Esegui lo script una volta per generare il file /var/log/apt/history.log
# Successivamente, il tracciamento dei pacchetti funzionerà correttamente
# Se il file log non esiste, il sistema segnalerà l'impossibilità di tracciare pacchetti

Altro codice per Rocky linux

#!/bin/bash

# 📅 Info iniziali
DATA=$(date '+%Y-%m-%d %H:%M')
HOSTNAME=$(hostname)
EMAIL="ammin@internal.lan"
SUBJECT="[$HOSTNAME] Log aggiornamento - $DATA"
LOGFILE=$(mktemp)
trap "rm -f $LOGFILE" EXIT

# 🔧 Logging
log() { echo -e "$@" >> "$LOGFILE"; }
info() { log "🟢 $@"; }
warn() { log "🟠 $@"; }
err()  { log "🔴 $@"; }

# ❓ Conferma interattiva
ask() {
    local prompt="$1"
    if [ -t 0 ]; then
        read -r -p "$prompt [s/N] " reply
        [[ "$reply" =~ ^[sS]$ ]]
    else
        return 1
    fi
}

info "Inizio aggiornamento su $HOSTNAME: $DATA"

# 🔄 Aggiorna cache
info "Pulizia e aggiornamento cache..."
dnf clean all && dnf makecache || { err "Errore durante 'dnf makecache'"; exit 1; }

# ⬆️ Upgrade
if ask "Vuoi eseguire 'dnf upgrade'?"; then
    info "Eseguo 'dnf upgrade'..."
    dnf upgrade -y || warn "Upgrade completato con errori"
else
    info "Upgrade saltato"
fi

# 🧹 Autoremove
if ask "Vuoi eseguire 'dnf autoremove'?"; then
    info "Eseguo 'dnf autoremove'..."
    dnf autoremove -y || warn "Autoremove ha segnalato errori"
else
    info "Autoremove saltato"
fi

info "Fine aggiornamento: $(date '+%c')"

# 📦 Tracciamento pacchetti aggiornati
info "📜 Storico transazioni DNF"
dnf history list | head -n 10 >> "$LOGFILE"

LAST_ID=$(dnf history | awk '/Upgrade/ {print $1}' | head -n 1)
if [ -n "$LAST_ID" ]; then
    info "📦 Dettagli ultima transazione (ID $LAST_ID)"
    dnf history info "$LAST_ID" >> "$LOGFILE"
else
    warn "Nessuna transazione di upgrade trovata"
fi

# 🧠 Info sistema
info "🧠 Informazioni sistema:"
uname -a >> "$LOGFILE"
free -h >> "$LOGFILE"
df -h >> "$LOGFILE"

# 📌 Aggiornamenti disponibili
info "📌 Aggiornamenti disponibili:"
dnf check-update >> "$LOGFILE"

# 📧 Invio email con gestione dimensione
MAXSIZE=500000  # ~500 KB
LOGSIZE=$(stat -c%s "$LOGFILE")

if command -v sendmail >/dev/null 2>&1; then
    if [ "$LOGSIZE" -lt "$MAXSIZE" ]; then
        {
            echo "To: $EMAIL"
            echo "Subject: $SUBJECT"
            echo "Content-Type: text/plain; charset=UTF-8"
            echo ""
            cat "$LOGFILE"
        } | sendmail -t
        info "📧 Log inviato a $EMAIL"
    else
        {
            echo "To: $EMAIL"
            echo "Subject: $SUBJECT (estratto)"
            echo "Content-Type: text/plain; charset=UTF-8"
            echo ""
            echo "⚠️ Log troppo grande. Invio solo le ultime 500 righe:\n"
            tail -n 500 "$LOGFILE"
        } | sendmail -t
        warn "Log troppo grande: invio parziale"
    fi
else
    warn "Sendmail non disponibile. Email non inviata."
fi

warn "Controlla il log per confermare l'esito e i pacchetti aggiornati"

📌 Considerazioni finali

Questi script sono pensati per ambienti dove è importante avere controllo manuale sull’aggiornamento e una tracciabilità immediata via email. Entrambi sono compatibili con sendmail e non lasciano tracce locali del log.